Chi inizia ad allenarsi nel ciclismo (ma anche chi in bici ci va già da un po’) sa bene quanto una scorretta posizione in sella sia dannosa: provoca dolori ed affaticamento a articolazioni e muscoli, sottoposti a tensioni inutili e dannose, e non permette di andare veloci, nonostante la fatica.

Infatti, il modo in cui il corpo è posizionato sulla bici influisce moltissimo sul rendimento e sulle prestazioni.

E’ importante che ognuno di noi trovi la propria posizione ideale: solo così potremo indirizzare tutta la nostra forza verso i pedali, per essere più efficaci nella pedalata, e fare anche meno fatica.

Non ci crederai, ma bastano degli aggiustamenti minimi, di pochi millimetri, per cambiare radicalmente le tue sensazioni in sella.

 

Il posizionamento in bici

Il posizionamento in sella consiste nel modificare le geometrie della tua bici (ad esempio l’altezza e l’arretramento della sella, la distanza tra sella e manubrio…) per fare in modo che il tuo corpo sia posizionato al meglio, correggendo gli allineamenti tra parti del corpo e punti di riferimento sulla bici.

La consulenza di un tecnico specializzato è necessaria per valutare le modifiche all’assetto in base alla tua conformazione fisica e al tipo di gara che intendi affrontare: l’assetto ideale per una gran fondo di ciclismo è diverso da quello per il triathlon, e le bici da strada sono diverse dalla bici da crono.

 

Precision Fit di Milano Cycling

Quando ho deciso di correggere la mia posizione in bici, ho scelto il servizio di posizionamento in sella Precision Fit presso il negozio Milano Cycling.

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La consulenza è iniziata con un colloquio iniziale, nel quale ho discusso con il tecnico la mia storia sportiva, le mie caratteristiche fisiche, i problemi incontrati finora e le mie aspettative.

Prima di iniziare il vero e proprio posizionamento, il tecnico ha verificato e regolato il posizionamento delle tacchette delle mie scarpe. Anche questo aspetto influisce sull’efficacia della spinta e, se mal regolati, possono provocare affaticamento (io avevo sempre crampi al polpaccio sinistro e ho scoperto che la tacchetta della scarpa sinistra era troppo avanzata!)

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Precision Fit

Dopo queste operazioni preliminari, sono salito sulla macchina usata per il Precision Fit, uno speciale telaio regolabile su tutte le misure della bici: la sella e il manubrio sono completamente regolabili in altezza e anche longitudinalmente.

Mentre pedalavo, una videocamera montata lateralmente registrava i miei movimenti e trasmetteva le immagini ad un computer, dotato di un apposito software che permette di selezionare dei fotogrammi chiave.

Su questi fotogrammi, il tecnico ha misurato le geometrie del mio corpo: l’angolo del ginocchio, l’estensione delle gambe, l’asse del ginocchio sopra il pedale, e così via.

L’aspetto molto interessante è che l’analisi del video permette di misurare le distanze ed gli angoli durante il reale movimento della pedalata!

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Il software di Precision Fit

In base alle misurazioni fatte a video, il tecnico è intervenuto più volte sul telaio regolabile su cui stavo pedalando per modificare le distanze, per poi verificare di nuovo a video gli effetti dei cambiamenti nella posizione in sella.

In questo modo, con una serie di regolazioni incrementali, abbiamo trovato il mio allineamento biomeccanico ideale.

Una volta perfezionato il posizionamento, il tecnico ha riportato le nuove misure sulla mia bici. Nel mio caso abbiamo alzato la sella di 5 mm e l’abbiamo avanzata di 1 cm.

Dato che a me interessa ottimizzare il mio assetto in bici specifico per le gare di triathlon, abbiamo definito un assetto che fa lavorare di più i quadricipiti (parte anteriore della coscia) e non fa affaticare i bicipiti femorali (parte posteriore); in questo modo le gambe si “risparmiano” per la successiva frazione di corsa.

 

La differenza si sente!

Ho già fatto un allenamento con la bici regolata con le nuove misure e, già dai primi istanti, ho sentito la differenza. Il corpo si accorge subito di un cambiamento in movimenti che ha imparato a eseguire ciclicamente quasi “a memoria”.

La differenza è stata positiva: ho notato una pedalata più fluida e mi sono sentito meno affaticato. Non vedo l’ora di provare la differenza anche in gara!

Dopo questa esperienza, mi sento di consigliare a tutti i principianti (e non solo!) di farsi fare una regolazione del posizionamento in sella: è praticamente impossibile che una bici mai regolata sia veramente su misura per te. E dopo potrai apprezzare direttamente i miglioramenti.

 

 

 

 
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