Mi sento come un contadino. Sì, proprio come un contadino, che nei mesi scorsi ha seminato… consigli, idee, motivazione… sul terreno fertile degli aspiranti triatleti.

E ora che è arrivato il momento del raccolto, i frutti sono bellissimi: gli amici di Dad 2 Tri stanno facendo il loro esordio nel triathlon!

Il messaggio, inaspettato, che ho ricevuto oggi da Diego Orzalesi mi ha riempito di gioia e un pizzico di orgoglio:

Ciao Max, domenica ho esordito nel tri di Livorno…. Grazie mille per le guide!

Questo è il racconto del suo esordio. Grazie Diego per averlo voluto condividere con la Community dei triatleti !

 


Il mio primo triathlon e la filosofia del “Chissene

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Triathlon Sprint Città di Livorno

Ore 7:30, domenica 26 aprile… suona la sveglia. Emanuele e Christian hanno dormito con me, costringendomi come al solito ad assumere pose da contorsionista, con i dolori del caso. Ci alziamo tutti insieme e scendiamo a fare colazione.

Metto le ultime cose in borsa, Emanuele mi guarda e mi chiede: “Papà dove vai, a correre?”. “Amore vado a nuotare, in bici e a correre. Vai a svegliare mamma e Benedetta che devo andare..”, rispondo. Mi guarda un attimo e con il fratellino sale in camera.

Bacio tutti ed esco, il cielo è grigio, sta piovigginando e l’aria è fresca. Oggi parteciperò al mio primo triathlon, lo Sprint Città di Livorno. E’ tanto che lo aspetto, salgo in macchina e parto. La buzzata del giorno prima, in campagna da amici, si fa sentire, ma la filosofia che ho scelto di seguire è quella del “Chi se ne frega, va bene così!”.

 

Per questo esordio, mi piacerebbe…

Obiettivi particolari non ce ne sono, mi accompagna solo qualche “mi piacerebbe”:

  1. Mi piacerebbe… passare una bella mattinata
  2. Mi piacerebbe…finirlo divertendomi
  3. Mi piacerebbe…non essere squalificato
  4. Mi piacerebbe…non arrivare ultimo
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Triathlon Sprint Città di Livorno

Arrivo a Livorno verso le 8:30, la mia batteria parte alle 11.30, ho tutto il tempo per perdere tempo, ritirare il pacco gara, girellare, guardarmi intorno, ispezionare il campo gara e la zona cambio, cercare un bagno, fare due parole con gli organizzatori e conoscere alcuni che come me sono alla prima esperienza e si aggirano con aria smarrita tra i gazebo della manifestazione.

Sono sereno: ho letto tante cose sul triathlon qui su Dad2Tri e  non solo, credo di essere abbastanza allenato per divertirmi e conscio che il mio posto in gara è lì, con fisico da quaglia, vicino al carro scopa.

Un ragazzo mi scrive il numero di gara, 177, con un pennarellone nero sul braccio destro e la gamba sinistra: ora mi sento anche io un triathleta e un sorrisetto alla John TravoltO mi appare sulle labbra!

 

Andiamo!

Intanto il vento si è alzato e il mare comincia ad agitarsi, preparo la zona cambio e guardo la partenza della batteria delle ragazze e la prima degli uomini. Faccio un po’ di riscaldamento, mi metto il body, mi ungo come un pollo nel forno e infilo la muta. Andiamo.

Triathlon Sprint Città di Livorno

Triathlon Sprint Città di Livorno

Fatta la spunta, aspettiamo di entrare in acqua ed è subito improperio (grosso improperio): [email protected]! mi sono dimenticato il tappa naso in macchina! Panico! Richiamo la filosofia Chissene… oh, pace… andiamo così.

Entriamo in mare, è ghiaccio marmato (freddissimo ndr), si parte dall’acqua. Come da manuale mi metto in fondo sull’esterno, mi sento epico, nemmeno fossi a Kona, anche se qui il colpo di cannone è sostituito da una trombetta ad aria 🙂

Iniziano le comiche, senza tappa naso non riesco a mettere la testa sotto, è più forte di me, quindi nuoto alternando:

  • stile libero fantozzistyle, con la testa fuori
  • dorso con braccia alternate
  • dorso con braccia sincrone

Mi sento ridicolo, ma sinceramente, chissene… e sono immediatamente ultimo. Noto (non nuoto) con piacere che c’è anche chi è meno acquatico di me e zigzaga che è una bellezza, alternando rana a momenti di incerto galleggiamento. Vado del mio, unico obiettivo uscire dall’acqua, mi sembra passare una vita, esco negli ultimi dieci.

Ricordo bene le cose da fare per sfilare la parte alta dalla muta ma prima devo cercare di andare dritto, cosa che credevo scontata ma che ho capito non esserlo. Uscito dalla spiaggia, riprendo il controllo direzionale, sfilo la muta e corro (corricchio), in zona cambio.

Ora via la muta… ok riformulo, ora mi siedo e tolgo la muta, metto casco e occhiali, numero, scarpette e sono in bici, alla disperata ricerca di una scia. I primi tre giri salto da una scia all’altra, l’ultimo giro me lo faccio in solitudine. I gel di carboidrati che ho preso mi tornano un po’ a gola ma chissene.

Triathlon Sprint Città di Livorno

Triathlon Sprint Città di Livorno

Ancora in zona cambio e si parte per la corsa (corsetta). Ho un doloretto al polpaccio destro, cerco di sciogliere e prendo il mio passo. Il secondo giro lo faccio assieme a Irio, di Grosseto, anche lui alla sua prima esperienza, parliamo e ci sosteniamo un po’. Quasi al termine allunghiamo per provare a prendere due ragazzi che sono a un centinaio di metri: presi, soddisfazione 🙂

Arrivo, contento, sorridente, dopo 1h 37min.

I Mi piacerebbe sembrano soddisfatti: ho fatto la mia prima esperienza, mi sono divertito, i giudici non mi hanno squalificato ne richiamato, non sono arrivato ultimo.

Il triathlon è bello, ed è per tutti.

Grazie a Massimo Bottelli per le mille dritte e Luca Conti per l’ispirazione 😉

#Lov

 


 
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