Quando gli amici dell’Associazione Sorriso mi hanno chiesto se volevo correre la Stramilanino con loro, accompagnando due ragazze sulle loro sedie a rotelle, non ho avuto dubbi: era una bella occasione di donare un momento di divertimento a due persone con disabilità, condividendo con loro una piccola avventura sportiva.

Insieme ad Alessio, che ha corso la gara con la sua handbike, io Roberto abbiamo accompagnato SabrinaTania lungo il breve percorso (poco più di 5 km) della Stramilanino, la corsa non competitiva organizzata dal Comitato Genitori Cusano Milanino.

stramilanino 2014  (6)

Con Tania e Alessio

Le ragazze sono state entusiaste di poter correre insieme a tutti gli altri partecipanti, genitori, ragazzi e bambini delle scuole di Cusano Milanino.

Prima della partenza, Tania mi ha detto: “per me l’importante è ridere!“, ed è stato proprio così: un continuo gioco a gareggiare tra di noi, a non farci raggiungere dagli altri podisti, a sfidarci fino alla volata sul traguardo, naturalmente tagliato tutti insieme affiancati!

Ed è stato davvero un momento di grande divertimento e di sorrisi! Un amico dell’Associazione ha commentato così le foto che dopo la corsa abbiamo condiviso:

Conosco podisti che non hanno mai sorriso così in nessuna loro impresa, pur facendo dei temponi. Il mio massimo rispetto e ammirazione, questo è sport! 

Con Alessio prima della corsa ci siamo confrontati sull’obiettivo di queste partecipazioni, al di là del piacere di correre che abbiamo condiviso con le amiche che abbiamo accompagnato. Ogni manifestazione sportiva a cui una persona con disabilità partecipa è una testimonianza ed un messaggio prezioso: mostra a tutti che si possono ridurre le barriere che la disabilità comporta.

Barriere e ostacoli che si possono ridurre sia nell’ambito sportivo, sia nella vita quotidiana, l’ambito in cui l’Associazione Sorriso opera, con immensa passione e gioia, per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità, organizzando attività per il tempo libero ed aiutando i ragazzi a raggiungere un buon livello di autonomia personale.

Offrire a persone con disabilità l’opportunità di praticare liberamente lo sport è obiettivo per me molto importante: proprio in questo periodo ho conosciuto Progetto TriUno, un’associazione che opera per consentire a persone con disabilità di praticare il triathlon, e chissà che in futuro non trovi il modo di collaborare con loro!

Voglio ringraziare Roberto e Luca per avermi offerto l’opportunità di condividere questa bella esperienza! Alla prossima corsa!