Anche quest’anno la città di Riccione ha ospitato le gare del Campionato Italiano di Triathlon Sprint: dopo il successo dell’anno scorso, anche quest’anno l’evento è stato una vera e propria festa del triathlon, con ben 3.200 atleti iscritti.

Le parole di Alessandro Alessandri, presidente della società Triathlon Duathlon Rimini organizzatrice dell’evento, ci fanno capire perché Riccione è il posto giusto per un evento così grandioso (puoi leggere l’intervista completa su FCZ):

Visti i numeri e la lunga durata delle gare e relative chiusure delle strade, Riccione è una delle poche location in Italia adatte ad organizzare un weekend come questo

Tra sabato 3 e domenica 4 Ottobre 2015 si sono disputate le gare:

  • Campionati Italiani Assoluti Triathlon Sprint
  • Italian Paratriathlon Series
  • Campionati Italiani Staffette Triathlon
  • Coppa Crono Triathlon

 

Il cuore di una grande famiglia

Molte società di triathlon hanno partecipato con numerosi triatleti, e sono personalmente orgoglioso che la squadra della mia società, la Pro Patria Milano Triathlon, è stata quella con la partecipazione più numerosa di atleti in gara.

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La squadra CUS Pro Patria Milano Triathlon

Ma non sono i numeri a raccontare le emozioni, ma i gesti e le parole di ciascuno degli amici triatleti che, in questi due anni, ho conosciuto in diverse società.

È stata una gioia incrociare ad ogni passo il viso di amici vecchi e nuovi, e riconoscersi con alcuni incontrati solo ora per la prima volta di persona!

Tutti accomunati dalla passione per questo sport di endurance, anche se ognuno lo vive a modo suo, da un estremo all’altro: alcuni appena rientrati dal traguardo di un Ironman, altri neofiti alle prese con le normali paure dell’esordio.

 

Anno nuovo, stesse emozioni, nuove responsabilità

Rileggendo il racconto del weekend a Riccione dell’anno scorso, ho ritrovato descritte esattamente le stesse sensazioni di quest’anno: il senso di comunità, la gratitudine per il tifo dei compagni di squadra lungo il percorso…

Quello che è stato diverso per me questa volta è stato che non ero più un esordiente (anche se ancora un po’ principiante mi sento!). Quest’anno è toccato anche a me dare consigli ai compagni di squadra neofiti: che responsabilità!

 

I percorsi e le gare

I percorsi erano praticamente gli stessi dell’anno scorso: una frazione di nuoto in mare con partenza dalla spiaggia, e fondale basso che ti obbliga a correre e saltellare a lungo prima di poter nuotare.

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L’uscita dal mare al termine della frazione di nuoto

La frazione di ciclismo è stata caratterizzata da continui faticosi rilanci sui viali tra Riccione e Misano, tra una svolta e una rotonda; e una frazione di corsa multilap su percorso cittadino, con un paio di digressioni intorno ad un bastone con giro di boa.

Anche quest’anno, zona cambio stretta e lunghissima che ci ha obbligati a lunghe corse: dalla spiaggia all’uscita della zona cambio, circa 500 m.

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La lunghissima zona cambio

Il sabato mattina, in un clima molto umido e nel mare agitato dal vento – che ha creato problemi a diversi atleti – hanno aperto i giochi le ragazze con la gara sprint individuale. Subito dopo, è toccato agli atleti del paratriathlon dare spettacolo sulla distanza supersprint davanti ad un pubblico numerosissimo fin dall’inizio del programma.

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Carlotta Missaglia nella frazione di corsa

Verso mezzogiorno il clima è decisamente migliorato: il cielo si è rasserenato e, sotto un mite sole autunnale, è arrivato il nostro turno per la gara sprint individuale maschile.

La lunga giornata di sport e spettacolo si è ripetuta anche la domenica, quando alla mattina si è disputata – sotto la pioggia – la gara staffetta 2+2 (quattro atleti di una stessa squadra corrono in sequenza una gara su distanza ridotta) seguita, a partire da mezzogiorno, dalla lunga sequenza di squadre per la Coppa Crono.

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Una delle squadre Pro Patria della Coppa Crono all’uscita della frazione di nuoto

In questa specialità, le squadre – composte da 3 a 5 atleti – partono una dopo l’altra distanziate di 30″: i componenti della squadra devono effettuare insieme le transizioni, percorrendo di fatto insieme per tutta la gara.

Questa formula è particolarmente coinvolgente perché richiede la perfetta collaborazione tra i compagni di squadra, soprattutto nella frazione di ciclismo dove la scia è consentita solo tra i componenti della squadra.

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Il palcoscenico per una grande impresa

Ognuno di noi ha dei propri obiettivi sportivi: per qualcuno è migliorare le proprie prestazioni, per qualcun’altro è riuscire ad allungare le distanze, impegnandosi a completare gare lunghissime come un Ironman…

Per altri, la sfida più grande è riuscire a partecipare ad una gara di triathlon. Anche uno sprint, che per molti può sembrare facile, può essere una grande sfida.

Sabato 3 Ottobre si è coronato il sogno di Giovanna Rossi, una triatleta del team Pro Patria che diversi mesi fa si è data un obiettivo: dimostrare, per prima a se stessa, che nonostante una invalidità importante è possibile vivere pienamente lo sport e realizzare il sogno di esordire nel triathlon.

Ho trovato bellissime le parole di un amico di Giovanna dopo il successo:

La tua impresa sia di esempio per tutte le persone che frignano per niente

Giovanna Rossi taglia il suo primo traguardo

Giovanna Rossi taglia il suo primo traguardo

L’amicizia con Giovanna mi ha coinvolto nell’attesa del giorno della gara e nel seguire la gara, in particolare la difficile frazione di nuoto in mare, dove Giovanna ha molto sofferto e faticato; ma quando l’abbiamo vista uscire dall’acqua, stremata ma determinata, abbiamo subito capito che ce l’avrebbe fatta.

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Giovanna Rossi al termine della frazione di nuoto

Se vuoi capire meglio il significato di questa “impresa” e il messaggio che porta con se, ti consiglio di seguire il blog di Giovanna www.46percento.it

 

 

La mia gara, la fine della stagione

Queste sono state le mie ultime gare della stagione. Sono stato contento aver concluso qui a Riccione questa mia seconda stagione di triathlon, che non è stata molto fortunata: ma, nonostante l’incidente in moto che ho avuto a maggio e che ha compromesso la mia preparazione, sono comunque riuscito a partecipare a quattro Olimpici (Pietra Ligure, Bardolino, Zurigo e Peschiera) e tre Sprint (Andora e questi due a Riccione)

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Nella frazione di corsa della gara Sprint individuale

E adesso per tutti noi triatleti inizia il lungo periodo di preparazione alla prossima stagione: i mesi autunnali e invernali saranno dedicati a migliorare la tecnica, la forza e la resistenza, per fare in modo che la prossima stagione sia ancora più gratificante.

E per mantenere alta la motivazione, magari sognare un nuovo obiettivo… 😉 (stay tuned)

 

 
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